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Il Pallonetto

Il nome di un quartiere, che è anche il nome di un gesto tecnico: tutti gli sport dell’area napoletana, con un occhio di riguardo al calcio, per molti la prima vera passione della vita.

4 maggio 2023: Saro Grimani celebra lo scudetto del Napoli con un'opera d'arte fuori dagli schemi

Scritto da Matteo Zapelli Il . Inserito in Il Pallonetto

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Il 4 maggio 2023 rimarrà impresso nella storia del calcio italiano come il giorno in cui il Napoli ha conquistato lo scudetto dopo una lunga attesa. Questa vittoria epica ha ispirato il talentuoso artista napoletano contemporaneo Saro Grimani a creare un'opera unica, che celebra l'importanza e l'entusiasmo che il calcio suscita nelle persone.

Cenni storici del calcio

Scritto da Antonio Capotosto Il . Inserito in Il Pallonetto

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Una specie di calcio era praticato in Giappone verso il sec. XI a.C. Nello stesso periodo in Cina era molto diffuso il ‘tsu-chu’ (letteralmente, palla di cuoio sospinta dal piede) che impiegava un pallone ripieno di capelli femminili, e porte chiuse da una rete. Il ‘tsu-chu’ nel 500 a.C. faceva parte del programma di addestramento dell’esercito cinese. Un manoscritto del 50 a.C., conservato a Monaco, attesta l’introduzione del ‘tsu-chu’ in Giappone e la disputa di incontri internazionali tra squadre dei due Paesi.

Cenni storici sul pugilato (terza parte)

Scritto da Antonio Capotosto Il . Inserito in Il Pallonetto

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Dopo il 1800 il pugilato fece la sua comparsa negli Stati Uniti; nel 1816, dopo l'incontro Jacob Hyer-Thomas Beasley il primo si assegnò il titolo di campione d'America; da tale data il pugilato americano assunse importanza mondiale; statunitense fu, infatti, anche l'ultimo campione del mondo a pugni nudi, John Lawrence Sullivan, che aveva scoperto il bersaglio vulnerabile, il mento, per mettere fuori combattimento l'avversario con un colpo solo.

Mondiali di sci: finalmente una medaglia. È oro ed è donna

Scritto da Luca Murolo Il . Inserito in Il Pallonetto

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Partecipare ad un Campionato del Mondo come paese organizzatore, qualsiasi sia la disciplina, comporta sempre delle grandi responsabilità, e delle grandi aspettative. E se i risultati non arrivano, non solo la delusione è tanta, ma va in crisi un intero sistema. È già un anno triste per lo sci e per tutti gli sciatori italiani, che causa Covid, con tutti gli impianti chiusi, si limitano a vedere le gare in televisione. Ma se poi si resta a secco, nonostante si disputino a Cortina d’Ampezzo, perla delle Dolomiti, che ospitò la prima Olimpiade Invernale d’Italia, con il mitico Zeno Colò e tanti altri successi, la cosa diventa grave ed imbarazzante.