Rendiconto 2023 del Comune di Napoli: Progressi e Sfide

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Rendiconto 2023 del Comune di Napoli: Progressi e Sfide

di Antimo Manzo

 

Nel rendiconto 2023 del Comune di Napoli, oltre ad alcuni miglioramenti della situazione complessiva del bilancio, permangono criticità che l’Amministrazione si è impegnata a superare, come il miglioramento delle riscossioni e della gestione del patrimonio comunale.

Alla positiva riduzione di circa 145 milioni di euro del pesante disavanzo, hanno concorso principalmente due fattori: una più economica gestione di bilancio e la riduzione del fondo per i crediti di dubbia esazione. 

Infatti, a seguito di un importante aumento delle entrate tributarie ed extratributarie il saldo con il totale della spesa corrente è stato positivo e pari a circa 40 milioni di euro, mentre nel 2022 era negativo per 6,8 milioni. 

Il fondo per i crediti dubbi si è ridotto di circa 275 milioni di euro per effetto della cancellazione di una consistente parte dei residui attivi legati, soprattutto, alle contravvenzioni al codice della strada. Anche per la consistente entità delle cancellazioni effettuate (490 milioni di euro), il beneficio verificatosi appare come una misura difficilmente ripetibile, con il rischio di nuove difficoltà in assenza di una radicale svolta nelle capacità di riscossione delle entrate comunali.

Nel 2023 le somme riscosse relativamente alle entrate tributarie ed extratributarie, sia in competenza che in conto residui, sono pari al 28% del loro ammontare a fronte del 23% dell’anno precedente. Al di là del miglioramento, gli effetti sui tempi di pagamento continuano a essere pesanti: novantanove giorni rispetto ai trenta previsti per legge.

Ugualmente negativo è l’effetto sulla cassa del Comune, in quanto le risorse libere disponibili, cioè senza considerare quelle vincolate a spese specificamente finanziate, sono pari a circa 238 milioni di euro (19,7% dell’intera cassa) con un peggioramento rispetto al 2022 quando assommavano a 252 milioni (25,7%). 

Il percorso di risanamento finanziario è ancora lungo e si profilano altre difficoltà per la riduzione dei trasferimenti che ha potuto beneficiare finora il Comune e per i nuovi vincoli alla gestione di cassa posti dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti, con il deliberato del mese di novembre 2023. 

Il rispetto del piano di risanamento diventerà sempre meno conciliabile con l’attuale tendenza alla crescita della spesa corrente imponendo all’Amministrazione inderogabili scelte di priorità degli obiettivi su cui concentrare le risorse. 

Deve uscire rapidamente dalla tentazione di fare “tutto”, tra l’altro con risorse insufficienti, e impegnarsi a misurare effettivamente l’utilità di certe spese. Ad esempio, per la manutenzione ordinaria e il decoro della città si devono dedicare più risorse, sacrificando quelle per feste e manifestazioni, al di loro discutibile utilità.

Infine, l’andamento degli investimenti non appare incoraggiante, nel senso che la capacità di spesa, cioè di realizzazione delle opere, continua a essere debole rispetto alle ingenti risorse disponibili, che sono prevalentemente riconducibili ai fondi del PNRR

Infatti, a fronte di una disponibilità complessiva nel 2023 di circa 1 miliardo e 119 milioni di euro sono stati assunti impegni di spesa per circa 288 milioni di euro (25,8%); nel 2022 tale percentuale è stata del 21,6%. Il tempo per utilizzare le risorse del PNRR incomincia a diventare poco ed è auspicabile una concreta accelerazione.