Successo straordinario per l’esordio del tour di Meritocrazia Italia

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C’è qualcosa di sorprendentemente vitale nella serata andata in scena al Chiostro di San Francesco di Aversa. Oltre cento persone hanno riempito una sala storica per condividere riflessioni su “Il Merito della Democrazia” di Walter Mauriello, Presidente di Meritocrazia Italia.

Non un saggio accademico, non un manifesto ideologico, bensì la raccolta dei messaggi domenicali che Mauriello indirizza ai dirigenti del Movimento. Un rito settimanale nato quasi per caso e trasformato nel tempo in uno spazio di pensiero condiviso. Ora, dopo un mese e mezzo di pubblicazione, la silloge diventa un oggetto culturale aperto al pubblico, capace di raccontare – con rigore e sensibilità – il terzo decennio del secolo, tra crisi globali e nuove visioni della partecipazione civica. Il debutto del tour, organizzato dalla delegazione campana guidata da Francesca Quaranta, ha assunto i toni di un piccolo evento generazionale: giovani, dirigenti, soci, cittadini comuni, figure istituzionali. Tutti insieme, in piedi se necessario, per ascoltare un dialogo tra Mauriello e lo scrittore-giornalista Stefano Ferri, raffinato interlocutore e Viceresponsabile del Consiglio di Presidenza Allargato.

Le loro parole hanno attraversato storia, attualità, etica pubblica. Mauriello ha delineato l’identità di Meritocrazia Italia come “novità che non cerca nemici”, una proposta politica che vuole aggregare e non contrapporre. A fare da contrappunto, le note del giovane sassofonista autodidatta Matteo D’Agostino, che con la sua musica ha offerto al pubblico un momento di sospensione emotiva, quasi a ricordare che il pensiero politico non è solo analisi, ma anche atmosfera, ritmo, ascolto. Tra gli interventi, spicca quello del Magistrato Nicola Graziano, rappresentante italiano all’Unicef, presenza che ha aggiunto ulteriore autorevolezza al dibattito. Il tour riprenderà a gennaio e attraverserà una regione al mese per tutto il 2026. Un viaggio che vuole essere più di una serie di presentazioni: un percorso di incontro con il territorio e con un’Italia che, nonostante tutto, dimostra di voler ancora discutere, capire, partecipare.