
Roberto Fico è ufficialmente il candidato unico del centrosinistra alle prossime elezioni regionali in Campania. L’ex presidente della Camera si è presentato ieri alla città durante un incontro pubblico alla Fondazione Foqus, nei Quartieri Spagnoli di Napoli, affiancato dal leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte. L’obiettivo dichiarato da Fico è chiaro: costruire un programma condiviso che unisca le varie anime della coalizione. “Iniziamo a costruire il programma come sintesi dei programmi della coalizione, rispettando le forze politiche. Ogni partito ha un programma già pronto, ora è il momento di lavorare insieme per fare un programma unito ancora più forte da presentare agli elettori”, ha spiegato.
Al centro della piattaforma politica di Fico ci sono alcuni temi considerati strategici: il rafforzamento della scuola, le politiche sanitarie e la mobilità regionale. “Dobbiamo impedire che i giovani siano costretti ad abbandonare i nostri territori. La scuola sarà un punto fermo, così come la salute, con maggiore attenzione alla medicina di base, alla telemedicina e al sostegno alle famiglie che convivono con problemi di salute mentale o disabilità”, ha dichiarato.
Un altro pilastro sarà la mobilità, pensata non solo per le grandi città ma anche per le aree interne, spesso penalizzate dai collegamenti. Il candidato ha confermato di aver avuto un primo contatto telefonico con Piero De Luca, futuro segretario regionale del Partito Democratico, e ha annunciato che a breve si terrà un incontro diretto. Previsto anche un faccia a faccia con l’attuale presidente della Regione, Vincenzo De Luca: “Un incontro lo faremo sicuramente, è il presidente della Regione attuale. Non c’è nessun problema”. Sul fronte ambientale, Fico ha affrontato uno dei temi più delicati per la Campania: il destino del termovalorizzatore di Acerra. “Le linee europee ci dicono che dobbiamo aumentare la raccolta differenziata e migliorare la gestione dell’umido. Nell’immediato, però, è impossibile chiudere l’inceneritore. Nessuno ha mai detto il contrario. La direzione è chiara: produrre meno rifiuti, differenziarne di più e rendere operativi tutti gli impianti disponibili”, ha chiarito.