De Luca lancia l’allarme: “Stiamo scivolando verso una guerra mondiale”

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Il governatore della Campania denuncia l’escalation internazionale e invita a una riflessione profonda sul futuro dell’umanità

Con toni gravi e diretti, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha lanciato un monito inquietante durante il suo consueto appuntamento social del venerdì. Il governatore ha espresso fortissima preoccupazione per la crescente instabilità internazionale, arrivando a parlare esplicitamente del rischio di un conflitto globale.

“Stiamo scivolando verso una guerra mondiale”, ha dichiarato De Luca, evidenziando come l’attuale intreccio di tensioni geopolitiche, odio e scontri militari rischi di condurre l’umanità verso un punto di non ritorno. Le sue parole fanno riferimento diretto ai recenti bombardamenti israeliani su obiettivi strategici e centrali nucleari in Iran – attacchi attribuiti a Israele – che mirano a ridurre le capacità militari della Repubblica islamica. De Luca ha sollevato interrogativi cruciali sulla legittimità di tali azioni unilaterali: “Israele ha diritto a colpire militarmente l’Iran?”, ha chiesto, sottolineando la pericolosa prospettiva aperta dalle parole del premier israeliano Netanyahu, secondo cui l’operazione durerà settimane e comporterà inevitabilmente morti e distruzioni, senza però risolvere la questione di fondo. Il governatore ha poi ricordato che **Israele è uno dei pochi Stati al mondo in possesso di armi nucleari**, stimando un arsenale di circa 100 bombe termonucleari. Una presenza che, secondo De Luca, contribuisce a destabilizzare ulteriormente l’area e ostacola ogni prospettiva di pace, in particolare con la distruzione in corso della Striscia di Gaza e il rifiuto sempre più netto da parte del governo israeliano di riconoscere uno Stato palestinese.

Le previsioni del presidente campano sono drammatiche: “La prima conseguenza sarà il genocidio di un popolo. La seconda sarà la diffusione su scala mondiale del terrorismo, con attentati e bombe”, ha detto. De Luca ha anche paventato l’uso futuro delle armi nucleari, affermando che “prima o poi, queste bombe verranno utilizzate”, delineando uno scenario apocalittico se la comunità internazionale non riuscirà a invertire la rotta. Nel suo messaggio, De Luca ha lanciato anche un appello alla responsabilità collettiva: “Saremo ricordati come quelli che hanno lasciato ai figli un mondo dove non poter vivere. Prepariamoci a fare un po’ di più la nostra parte”. Un invito che chiama in causa cittadini, istituzioni e organismi internazionali a un impegno più serio per evitare la deriva verso il baratro.