Concorso OSS Campania 2025, De Luca: «Vendevano i posti a 15mila euro»

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Il maxi concorso per 1.274 posti da Operatore Socio-Sanitario in Campania non è stato annullato, ma sospeso e rimodulato. Una decisione drastica, annunciata nei giorni scorsi dal governatore Vincenzo De Luca, per stroncare sul nascere voci e sospetti di compravendita dei posti. «Il concorso è stato interrotto – ha dichiarato De Luca – per impedire che si vendessero i posti a diecimila, quindicimila euro e per garantire, finché ci sto io, che porcherie clientelari non se ne fanno».

Le prove scritte, fissate per la scorsa settimana, erano attese da oltre 25mila candidati. Ma a soli cinque giorni dal via, l’Asl di Salerno ha pubblicato l’avviso di rinvio per “motivi tecnici e organizzativi”, aprendo di fatto la strada al blocco generale. Subito dopo, anche l’Asl Napoli 1 ha comunicato la sospensione delle prove. Secondo quanto spiegato dal presidente della Regione, a pesare è stato il clima di sospetto legato alla gestione delle prove da parte della società incaricata, che avrebbe predisposto i quiz con largo anticipo, alimentando dubbi sulla sicurezza e sulla trasparenza del concorso.

De Luca ha chiarito che la selezione si farà, ma con modalità profondamente riviste. «Abbiamo dato indicazione – ha spiegato – che i quiz vengano preparati la sera prima del concorso, sigillati in busta chiusa e consegnati a carabinieri e guardia di finanza, che li custodiranno fino alla mattina successiva. Solo in quel momento le prove verranno aperte e somministrate ai candidati». Un cambio di passo che punta a ristabilire fiducia nei confronti di un concorso tra i più attesi del settore sanitario campano, in grado di offrire un’opportunità di lavoro stabile a centinaia di operatori.

La sospensione ha lasciato l’amaro in bocca a migliaia di candidati, che da mesi si preparavano per affrontare le prove. Ora resta da definire la nuova calendarizzazione, che sarà annunciata nelle prossime settimane. Quel che è certo, ribadisce De Luca, è che il concorso proseguirà sotto il segno della trasparenza assoluta: «Non consentiremo a nessuno di trasformare una possibilità di lavoro in un mercato nero di posti pubblici».