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Barcellona vs Napoli 3-1 (le pagelle): addio alla Champions League e al Mondiale per Club!
Termina allo stadio Olimpico di Barcellona il percorso in Champions League del Napoli, e con esso anche
le speranze di qualificarsi alla prima edizione del nuovo Mondiale per Club. Oltre il danno, la beffa: la
sconfitta maturata stasera qualifica automaticamente i rivali storici della Juventus alla nuova competizione
internazionale. Il risultato finale è di 3 a 1 in favore dei blaugrana di Xavi.
A seguire i voti della compagine partenopea:

Alex MERET 6: complessivamente una buona prova per il numero uno azzurro. Stilisticamente da
rivedere i suoi interventi.

Giovanni DI LORENZO 5: impreciso in fase di impostazione e assente in quella di ripiego. Si rende
pericoloso con un colpo di testa deviato in calcio d’angolo da Ter Stegen, ma tutti i goal subiti sono azioni
costruite sulla sua fascia.

Amir RRAHMANI 6: ancora in goal ed è un dato da valutare come non più casuale. Tutta la difesa del
Napoli affonda e si porta dietro anche lui.

Juan JESUS 5: prova a far sentire la sua esperienza quando si scaglia contro il baby prodigio Yamal, ma
è una strategia che evidentemente non funziona.

Silva Duarte MARIO RUI 6.5: ha il compito arduo di limitare Lamine Yamal e, per quanto possibile,
riesce a farlo egregiamente. Prezioso anche in fase offensiva.
Dal 64’ Mathias OLIVERA: ammonito dopo soli tre minuti dal suo ingresso in campo, per giunta in un
momento particolarmente teso del match. Sul finale colpisce una traversa da distanza ravvicinata: è
sfortuna, ma se ci fosse stato Mario Rui su quel pallone?

André-Frank ZAMBO ANGUISSA 5.5: qualche imprecisione di troppo ed è troppo spesso proiettato in
avanti.

Stanislav LOBOTKA 6.5: è sempre eccellente nelle uscite palla al piede, che poi sono l’incipit di molti
dei tentativi dei partenopei di rendersi pericolosi. C’è troppo campo tra lui, vertice basso, e le due mezzali.

Hamed TRAORÈ 4.5: impalpabile. Corpo estraneo al resto della squadra per lunghi tratti della partita.
Dal 78’ Giacomo RASPADORI: s.v.

Matteo POLITANO 5: serve l’assist per il goal del momentaneo 2-1, ma stasera manca del tutto l’intesa
con Di Lorenzo per adottare le giuste contromisure quando Cancelo spinge sulla loro corsia.
Dal 64’ Jesper LINDSTROM 3: sbaglia tutto ciò che un attaccante può sbagliare. Poi capita proprio sulla
sua testa la palla del possibile pareggio e lui la spreca clamorosamente. Da oggetto misterioso ad acquisto
peggiore degli ultimi anni il passo è breve.

Victor OSIMHEN 5.5: lotta, si inserisce negli spazi, accelera, ma è spesso in fuorigioco ed è sempre
inefficace.

Kvicha KVARATSKEHLIA 6: il suo talento cristallino stasera pare sia stato surclassato da quello del
sedicenne Yamal.
Dal 93’ Cyril NGONGE: s.v.

Francesco CALZONA 4.5: sarebbe stato più prudente un approccio umile alla partita per evitare i primi
due goal, e cioè Lobotka e Anguissa perni centrali con Traorè spostato più avanti. Invece si è insistito con
Lobotka vertice basso e le due mezzali a pressare sulla trequarti avversaria. È insufficiente la fase
difensiva ed è difficile trovare una spiegazione ai primi due cambi.

Luca Orlando

Aborto: dalla Francia all’antica Napoli, da turning point di civiltà a status sociale

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Aborto: dalla Francia all’antica Napoli, da turning point di civiltà a status sociale

Mon corps, mon choix”, ovvero “mio il corpo, mia la scelta”, è lo slogan che riecheggia oggi al di sopra della Torre Eiffel, illuminata a festa dalla scritta “my body, my choice” e dalla piazza sottostante che gioisce all’unisono per quella che si è consolidata già come una delle rivoluzioni culturali europee più importanti degli ultimi anni: in Francia si festeggia l’introduzione del diritto all’aborto nella Carta costituzionale. continua la lettura….

SGUARDI DI DONNE A 30 ANNI DALLA CONFERENZA MONDIALE DELLE DONNE DI PECHINO 4-15 SETTEMBRE 1995 – REPORTAGE FOTOGRAFICO

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SGUARDI DI DONNE A 30 ANNI DALLA CONFERENZA MONDIALE DELLE DONNE DI PECHINO 4-15 SETTEMBRE 1995 – REPORTAGE FOTOGRAFICO

 

Il giorno 11 Marzo 2024, alle ore 16:30, si terrà presso la Sala Rari della Biblioteca Nazionale, la presentazione del libro “Sguardi di donne a 30 anni dalla Conferenza Mondiale delle donne – Pechino1995 – Reportage fotografico di Luisa Festa, a cura di Michele Miscia. continua la lettura….

Andrea Mansi: dall’abbraccio alla madre all’ingiusto tragico destino a Napoli

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Andrea Mansi: dall’abbraccio alla madre all’ingiusto tragico destino a Napoli

 

Andrea Mansi era nato a Ravello, il 24 aprile del 1919; era un marinaio di leva e – in quei tragici mesi del 1943- si trovava a prestare servizio presso l’Ospedale Militare di Fuorigrotta. Aveva ottenuto pochi giorni di licenza, che gli erano serviti per tornare ad abbracciare la sua mamma –Angelina Rispoli- nell’incanto delle sue contrade, nello splendore della costiera amalfitana. La mattina del 12 settembre Andrea, dopo aver pregato ai piedi della statua della Vergine del Lacco, completamente all’oscuro delle decisioni assunte dai vertici politici e militari italiani, aveva ripreso –con mezzi di fortuna: un tratto a piedi attraverso i monti di Gragnano e, poi, in treno da Castellammare di Stabia- la strada per Napoli. Giunto all’Ospedale di Fuorigrotta, non aveva trovato anima viva: erano tutti spariti, volatilizzati. Ancora ignaro degli ultimi eventi, chiuso nella sua divisa militare estiva (bianca) della Regia Marina, aveva deciso, quindi, di incamminarsi verso il centro della città. Chissà che non fosse stato fortunato nell’incontrare qualche suo commilitone! continua la lettura….

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