Todd Williamson al Pio Monte della Misericordia
Nel ripetersi di corsi e ricorsi storici, può accadere che un pensiero transiti da un’epoca ad un’altra. La natura umana conduce ognuno di noi a sfiorare un complesso ventaglio di sensazioni, che ci forma da un punto di vista emozionale. Non sorprende, dunque, che i concetti di “amore”, “sconforto”, “sofferenza”, attraversino i muri della storia, assumendo una conformazione atemporale. Ciò nella vita, come nell’arte.
Il 21 Novembre 2015, alle ore 11.00, il Pio Monte della Misericordia si arricchirà di una nuova opera d’arte: “Mercy”, realizzata dal pittore californiano Todd Williamson. Per il suo progetto, l’artista si è ispirato alle “Sette opere di Misericordia”, famosissima tela di Michelangelo Merisi da Caravaggio, conservata presso la stessa istituzione di via Tribunali.
L’artista californiano è una delle figure più importanti dell’arte contemporanea. Nato nel 1964, la carriera di Williamson è stata già impreziosita da diversi premi e riconoscimenti. Nel 2009 viene nominato “artist to watch” dalla rivista “Art & Living Magazine” e, un anno dopo, è premiato dalla Pollock Krasner Foundation. Ad oggi, le sue opere sono esposte in tutto il mondo, dalla Cina alla Germania, dalla Korea alla Francia. Inoltre, frequenta diversi circuiti artistici, quali ”The American Academy” a Roma, ”The Skopelos Foundation” a Skopelos, la “Scuola Internazionale di Grafica” a Venezia e “The Louise Bourgeois’ Artists Salon NY”. Ciò che ha condotto l’istituzione del Pio Monte della Misericordia ha scegliere Williamson è, però, l’intima essenza della sua arte.
Il pittore impronta le sue creazioni ai principi del movimento. Le opere di Williamson sono permeate da un potente dinamismo, che si esprime attraverso la scelta dei colori. Con un uso sapiente della tecnica olio su tela, Williamson rappresenta scene di luce, che conducono al di là dei punti di fuga della tela. Ciò, secondo molti, ben si presta a dialogare con la pittura del ‘600 e, dunque, con le scelte artistiche di Caravaggio. Per tale ragione, “Mercy” sarà posizionata di fronte all’opera immortale del pioniere lombardo, così da stimolare il visitatore ad un confronto dialettico tra le due espressioni pittoriche.
Nell’epoca moderna è, forse, corretto emanciparsi dai pantani della competizione artistica. Il progetto che viene presentato al “Pio Monte della Misericordia” non vuole essere né un tentativo emulativo, né uno scontro generazionale. L’opera artistica di Caravaggio, per complessità di pensiero e tecnica rappresentativa, è pacificamente inarrivabile. Nondimeno, è parimenti vero che nessun pensiero può essere intrappolato in un’unica tela, seppur tra le più belle al mondo. Ne consegue che le “Sette opere di Misericordia” sono arricchite da “Mercy”, che fornisce al pubblico un ulteriore e valido punto di vista.