La Campania un anno dopo, intervista a Vincenzo De Luca
Da più di un anno ormai la Campania ha "cambiato verso", ha infatti votato ed eletto come presidente della Regione Vincenzo De Luca, proviamo a porre qualche domanda sui temi che consideriamo essere stati "maggiormente caldi" nell'ultimo anno e che, in qualche modo, continuano ad esserlo.
Commissariamento della sanità. Perché la Regione Campania è ancora commissariata? Come uscirne e come far si che i livelli essenziali di assistenza vengano rispettati? E per volare un po’ più alto, quanta parte delle scelte spettano ad un dirigente pubblico, e quanta ad un politico?
Siamo commissariati perché la sanità è stato il più grande terreno di sviluppo di clientele politiche e malaffare ed in più perché la Campania aveva 6 miliardi di euro di debiti. E’ scattato l’aumento delle tasse con le addizionali Irpef e Irap, stiamo pagando i debiti accumulati nell'arco dei decenni. Il mio obiettivo è di concludere il commissariamento entro il 2017; è un obiettivo al limite dell’impossibile perché in tanti campi partiamo non da zero ma da sottozero. Ma puntiamo al governo pieno della sanità campana. Quando ci siamo insediati, la Campania era l'ultima regione italiana per i livelli di assistenza, ultima per le liste d'attesa (fino a 270 giorni per una mammografia), ultima per qualità dell'assistenza con la vergogna dei tetti di spesa che lasciano ogni anno per quattro mesi privi di assistenza migliaia di nostri concittadini. Stiamo provando ad organizzare in maniera seria la medicina sui territori, a costruire le reti dell'emergenza-urgenza, abbiamo cancellato le immagini delle barelle nei corridoi degli ospedali ed abbiamo ristabilito rapporti civili tra istituzione e strutture private convenzionate. Siamo impegnati in una battaglia per rivedere i criteri di riparto del fondo sanitario nazionale cambiati anni fa da Calderoli e Berlusconi a danno della Regione Campania, e applicati ancora quest'anno (per non averli cambiati entro il 30 aprile 2015). La Politica è la scienza del governare ma soprattutto la politica è decidere. Un politico è chiamato, essenzialmente a delle scelte strategiche che vengono attivate tramite dei sistemi, come pluralità di elementi coordinati per l’attuazione delle politiche, complesso di strumenti, mezzi destinati a realizzare le politiche. I dirigenti pubblici devono produrre risultati, realizzare obiettivi, gestire personale e risorse, attivare iniziative, risolvere problemi e quindi, a loro, sono affidati tutti i compiti necessari per tali obiettivi.
Porto di Napoli. Perché non è ancora stato nominato il presidente dell’autorità portuale di Napoli? Quali interventi bisognerà mettere in atto per recuperare il tempo perduto e fare del porto una risorsa per la Regione? Quali sono i vantaggi della doppia Autorità portuale (Napoli e Salerno, anche se solo per i prossimi anni?
Il Porto di Napoli è la più grande attività produttiva in regione Campania e quasi 3 anni di commissariamento sono una cosa pesantissima. Io avrei nominato un commissario di grande valore già adesso, una figura di riconosciuta competenza, poi, magari, si sarebbe potuta eleggere come presidente dell'Autorità Portuale. Sarebbe stata un'operazione di buon senso. Sono contrario ad un'unica Autorità portuale in Campania. I merito le ipotesi del ministero sono la istituzione di due Autorità in Puglia e una sola in Campania. Mi pare una bizzarria non motivata da ragioni oggettive. La Puglia ha fatto bene ad avanzare la sua richiesta, ma come volume di traffici con la Campania non c'è paragone. C'è poi una questione di merito. Non vorrei, infatti, che partiti con l'intenzione di semplificare, si arrivi, invece, al risultato opposto di burocratizzare. La modifica della portualità può anche andare bene, ma avanzo dei dubbi sul piano concreto. Avere una singola Autorità, infatti, può complicare la vita per l'approvazione, ad esempio, del piano regolatore di un porto. E' necessario, invece il coordinamento delle Autorità e questo la Regione Campania è in grado di farlo. Serve, poi, un accordo per le infrastrutture: dalla logistica, alle aree retroportuali e di interporto. Non poniamo una questione di bandiera ma solo di criteri oggettivi. Il primo intervento da realizzare è un'opera di grande funzionalità e di straordinaria bellezza architettonica, una cosa simile a quella fatta a Salerno. I tempi per la realizzazione possono essere abbastanza rapidi considerando un anno dall'espletamento delle gare. Il problema è definire il progetto in maniera tale da poter acquisire tutti i pareri a cominciare quelli delle Sovrintendenze. C'è una sofferenza nel porto di Napoli e non aver utilizzato 150 milioni è un autentico delitto così come considero delitto mantenere così il Molo Beverello. Pensare a turisti che sbarcano qui e trovano una specie di suk arabo al posto del porto non mi sembra il migliore biglietto di presentazione che possiamo offrire.
EAV. la regione chiederà nuovamente l’impignorabilità al Governo? Al netto della formazione del debito dell’azienda, equamente divisa tra mance elettorale e incapacità gestionale, non crede che questo tipo di provvedimenti (l’impignorabilità) rovinino la fiducia dell’imprenditoria nello Stato (in tutte le sue articolazioni)? Cosa serve alla Campania per riprendere ad investire sui trasporti? E soprattutto come restituire ai cittadini un servizio efficiente?
Vincenzo De Luca: Da mesi discutiamo dei 700 milioni di euro di debiti che gravano sull'Eav, azienda il cui bilancio ordinario è stato risanato e per questo, in una riunione al ministero dell'Economia, abbiamo chiesto un'anticipazione di cassa per fare una transazione con i creditori dell'azienda. Stiamo lavorando per avere dal Governo un'anticipazione di cassa di qualche centinaio di milioni di euro per fare una transazione con i creditori perchè assicurando loro un pagamento immediato, facendogli un'offerta transattiva anche del 50%, siamo sicuri che firmeranno subito. Per migliorare la situazione dei trasporti pubblici della Campania è in corso il bando per l'assegnazione di 97 autobus già acquistati, mentre stiamo seguendo le procedure per acquistare fino a 320 ulteriori pullman. Nei giorni scorsi abbiamo siglato un importante accordo per garantire il trasporto pubblico gratuito ai membri delle Forze dell'Ordine, che in cambio metteranno a disposizione la propria competenza e professionalità per assicurare la sicurezza sui mezzi pubblici. Parallelamente è in atto un altro lavoro decisivo in merito ai grandi cantieri della metropolitana di Napoli, per i quali sono stati perduti 5 anni senza fare nulla. Stiamo riprendendo in mano le opere che erano bloccate da anni per mancanza di coraggio e attenzione amministrativa, ed in più abbiamo fatto ripartire il cantiere della metro a Monte Sant'Angelo. Per ciò che ci compete Napoli, stiamo lavoriamo sui problemi concreti: non mi interessano le continue polemiche e la politica politicante, mi interessa aprire i cantieri e continuare ad andare avanti così.
Patto per la Campania. Ad agosto sono stati stanziati dal Cipe i primi 2,7 miliardi di euro, quali sono le emergenze e quali le linee sui cui dovrà muoversi la nostra regione? Una domanda di merito: pochi giorni fa il ministro Franceschini ha detto che solo il 15% dei turisti che vengono in Italia, vanno più a sud di Roma, come possiamo intercettare più turisti in un mondo in cui il loro numero aumenta in modo esponenziale (ad esempio : +400 mln di cinesi solo nei prossimi cinque anni)?
Un’occasione storica per ridisegnare un futuro produttivo, per creare non meno di 10 mila posti di lavoro e determinare una riqualificazione ambientale che può fare di questo nostro territorio uno dei luoghi più interessanti dal punto di vista dello sviluppo turistico. Siamo ad una svolta decisiva, e questa è la risposta anche alla drammatica emergenza criminalità. Si risponde infatti con lo sviluppo, con le infrastrutture e posti di lavoro. Per intercettare i flussi turistici bisogna puntare, ed è quello che stiamo facendo, ad un sistema turistico campano con un suo brand riconoscibile. Bisogna mirare a mettere a sistema ogni aspetto del settore turistico. Abbiamo un patrimonio enorme da gestire e da valorizzare sul piano ambientale, archeologico, artistico, culturale, enogastronomico, religioso. Ci serve organizzazione. E stiamo lavorando anche per questo.
Referendum. Come cambieranno le regioni? Diverranno più un ente amministrativo e meno legislativo? cosa cambierà per la Regione con l’eliminazione delle province?
Il tema centrale al centro della riforma è la semplificazione e la riduzione dei costi della politica. Con il si al referendum si accorciano i tempi e le procedure non solo per l'approvazione delle leggi ordinarie ma anche, e non è secondario, per le questioni che attengono il rapporto tra Parlamento, governo e territori: questione che, ad oggi, si incagliano nella mole di lavoro della Corte Costituzionale a prescindere dal peso e dall'impatto dei provvedimenti. Un esito negativo lascerebbe le cose come stanno per decenni, l’Italia resterebbe immersa nella palude burocratica.
De Luca un anno dopo, come è andata? Raccontaci una cosa buona ed un errore (se ce ne sono stati!!!)
Posso dire con orgoglio che i risultati sono evidenti. Potrei già dire che abbiamo rispettato finora gran parte quanto era previsto nel nostro programma elettorale. Ma sappiamo bene cosa ci attende e quali sono le difficoltà. E’ trascorso appena un anno ma è stato un anno di lavoro immane e di fronte a noi ci sono delle sfide decisive per il futuro della Campania. Ce la faremo. Ripeto spesso: “ora o mai più”ed è proprio così, ora o mai più. Quanto agli errori, sono sempre dietro l’angolo ma abbiamo la serenità per affrontarli e provare sempre a superarli.
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