"E lo chiamano amore?": riflessioni al femminile dei Giovani Democratici
Lunedì 19 Giugno ha avuto luogo la seconda edizione dell'incontro promosso dai Giovani Democratici per discutere del femminicidio, della misoginia e della violenza in tutte le sue forme, presso il circolo Gd di Fuorigrotta Vittorio Foa.
Questa felice iniziativa ha avuto lo scopo di sensibilizzare e riflettere insieme sulla fenomenologia di queste preoccupanti manifestazioni di vero e proprio odio nei confronti del genere femminile, che invadono notiziari, giornali, il web e ogni altra forma di comunicazione. Ad introdurre e moderare il dibattito sono intervenuti il segretario GD di Fuorigrotta , Mario Viglietti, insieme a Vincenzo De Stasio, segretario GD di Quarto e Francesca Scarpato, segretaria regionale, con la partecipazione della consigliera municipale Luisa Pastore. La prima parte dell'incontro si è incentrata su una panoramica di ordine generale sulla condizione della donna e sul suo ruolo all'interno dell'immaginario collettivo così sviluppatosi nel corso dei secoli. Si è in particolare voluto rilevare come certi comportamenti convenzionalmente ritenuti normali, anche da parte delle stesse donne, siano al contrario forieri di un condizionamento psico-fisico degradante, il cui fondamento può essere rintracciato in archetipi originari che risalgono addirittura alla preistoria.
Si è riflettuto anche sulla necessità di creare una forte rete di interventi sul territorio, volti a fornire qualsiasi genere di supporto alle vittime di situazioni di questo tipo ed è necessario soprattutto fare leva sulla Giustizia. Stando alle statistiche, il tasso di femminicidi e violenze si è tenuto costante nell'arco degli ultimi dieci anni, in rapporto alla densità demografica e alle nuove manifestazioni della violenza in tutte le sue forme.
Dopo i primi interventi si è entrati nel vivo della questione tramite il contributo degli importantissimi ospiti di questo incontro. Ha preso subito la parola l'avvocato Marinella de Nigris, Presidente e fondatrice dell'associazione di volontariato Onda Rosa, per la salvaguardia dei diritti delle donne; l'avvocato ci parla della sua esperienza e dal suo discorso emerge l'importanza che deve essere data innanzitutto alla prevenzione, piuttosto che alla legislazione (che, di fatto, già esiste). Prevenzione che deve necessariamente partire dalle scuole e dalle famiglie, volta all' educazione anche e soprattutto del genere maschile, fin dalla tenera età. Questo punto nevralgico nel quale sono confluiti tutti gli interventi, è stato affrontato anche dall'avvocato penalista Cristiano Capurro, Vicepresidente Alpha Lawyers e dalla sociologa Tina Licciardiello, i quali hanno evidenziato ancora una volta la preminenza del ruolo delle scuole in questo frangente, in qualità di nucleo di crescita e formazione delle nuove generazioni, che vanno appunto educate e sensibilizzate. Una evidente pericolosità che può scaturire dal forte impatto mediatico che queste vicende propagano, è la "banalizzazione" del fenomeno; conseguenza è che il comune sentire diventa così assuefatto e abituato a questi comportamenti da indurre il rischio di sottovalutarli e insabbiarli.
Per concludere l'incontro sono intervenuti anche la consigliera puteolana Marzia del Vaglio, Valerio di Pietro, segretario PD di Chiaia, Francesco Miragliuolo (GD Fuorigrotta) e Elisabetta di Fraia (GD Quarto).
"L'amore non vuole avere, vuole soltanto amare"
Herman Hesse