L'angolo del libro: Social Zoo di Aldo Putignano
Romanzo epistolare atipico, narrazione senza narratore, romanzo costruito al contrario, Social zoo di Aldo Putignano (Premio speciale Carver 2013) è un viaggio umoristico e profondo nel mondo della scrittura e della comunicazione.
Tutti scrivono a Lorenzo, ma lui non risponde. Anzi, che fa? Cestina tutte le lettere ricevute, che vengono ritrovate da un filologo cialtrone, che le epura dalle influenze dialettali, le taglia, le ordina cronologicamente, elimina i mittenti dalla S in poi e le pubblica a suo nome. Molto professionale, niente da dire.
Tutti scrivono a Lorenzo. Sì, ma chi sono tutti? Sono una casalinga che sfoga le sue frustrazioni nella stesura di un sanguinosissimo thriller; un aspirante scrittore autodefinitosi neoverista che per dare più corpo al suo romanzo comincia a pedinare l’uomo che ha scelto come personaggio; un carabiniere di provincia che indaga su un delitto mai avvenuto, con non pochi danni di immagine per l’arma e di pace per la non-vittima; una ragazzina innamorata che chiede consigli, ma senza dire su cosa; poeti scalcinati, scrittori di fantascienza con venusiani nel freezer e una ricercatrice universitaria che sta studiando i danni fisici e sociali della scrittura.
Tutti scrivono a Lorenzo. Sì, ma Lorenzo chi è? Non lo sappiamo, e a poco a poco ci interessa sempre meno saperlo, rapiti dalla fantasia di un romanzo senza narratore, dell’epistolario a senso unico, di una sfida in cui tutti i generi letterari vengono smontati e rimontati dall’interno, decostruiti e ricostruiti come in una grande, seria ed esilarante parodia. È un ironico, lieve gioco sulla scrittura e sugli scrittori, ma anche sul parlare senza ascoltare, sul desiderio di comunicare.
Aldo Putignano, docente di scrittura, scrittore, fondatore nel 2002 della compagnia di scrittura Homo Scrivens (ora casa editrice) con Social zoo prende la storia della letteratura, la smonta, ci gioca e si diverte. E noi ci divertiamo con lui.
Aldo Putignano
Social zoo
Homo Scrivens, collana Dieci, 184 pagine, 12 euro
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